I sette fattori emozionali della Medicina Tradizionale Cinese (MTC)

Già migliaia di anni fa i medici cinesi riconoscevano sette fattori emozionali, ognuno dei quali veniva collegato ad un particolare organo del corpo, e che perciò agivano su quell’organo squilibrando – quando in eccesso – le sue funzioni naturali. Nonostante la diversa corrispondenza che si riscontra tra MTC e medicina occidentale, è interessante notare come possano considerarsi attuali concetti così lontani nel tempo e dalla nostra cultura. Infatti, da essi il naturopata può trarre spunti di applicazione, in quanto forniscono un’indicazione da un lato dell’organo colpito dallo squilibrio emozionale, dall’altro dell’emozione che sta agendo nell’individuo che viene colpito in un organo specifico.

  • Il primo fattore emozionale, la gioia, è legato al cuore, che è considerato in Cina anche sede della mente (shen), e il cui squilibrio può quindi comportare fino a perdita di coscienza o svenimento, insonnia, agitazione, oltre che problemi al sistema cardio-circolatorio quali palpitazioni o infarto. Ad esempio, la gioia improvvisa di ricevere una bella notizia può essere la causa di un forte mal di testa.
  • Il secondo fattore, la collera, è collegato al fegato, e quindi a squilibri legati, per esempio, alla digestione (coinvolgendo in particolare lo stomaco e la milza), stipsi, dolore alla regione costale (fegato), o alla cattiva circolazione del sangue e del “qi” che, essendo in ascesa, può procurare rottura dei capillari nel naso, pressione alta, forti mal di testa, vertigini e offuscamento della vista. Inoltre, il collerico è riconoscibile dal rossore del viso e degli occhi.
  • Il terzo fattore, le preoccupazioni, agisce sulla milza-pancreas, dove avviene la trasformazione e il trasporto del cibo, che da “qi” diventa sangue o liquidi, e quindi gli squilibri possono portare emorragia, edema, diarrea, così come palpitazioni, difficoltà di concentrazione. Inoltre, la milza si dice controlli e nutra i muscoli e gli arti, quindi lo squilibrio può manifestarsi in stanchezza eccessiva.
  • Il quarto fattore è la malinconia, legato al polmone, che governando il “qi” comporta gravi squilibri all’organismo, dal pianto eccessivo a patologie legate al sistema respiratorio, e perciò frequenti raffreddori e influenze, respiro irregolare, asma. Inoltre, vi possono essere anche problemi legati alla pelle, che in MTC i polmoni governano, insieme con i peli del corpo.
  • Il quinto fattore, la paura, è collegato ai reni, che in MTC si dice contengano la radice yang e yin dell’organismo e rappresentano quindi “la radice della vita”. Governando la produzione e la funzione dei liquidi nel corpo, possibili sono gli squilibri a carico dell’apparato urogenitale come l’incontinenza urinaria, ma il loro malfunzionamento comporta anche indecisione, depressione, confusione, mancanza di coraggio, ansia, perchè è qui che ha sede la Volontà.
  • Il sesto fattore, il terrore, non viene generalmente collegato ad un solo organo in particolare. Il terrore ha carattere subitaneo e imprevisto, ed in questo si distingue dal quinto fattore della paura, che è più profonda e cronica. Inizialmente disturba il cuore, e quindi può dare gli stessi sintomi della gioia eccessiva, come palpitazioni, agitazione, insonnia (il cuore è  in MTC sede della mente/shen). Comunque, se prolungato nel tempo, si tramuta in paura conscia e quindi si collega con i reni. Per esempio, un bambino che viene abusato può provare terrore, ma con l’andare del tempo il bambino avrà paura che quella stessa esperienza si possa ripetere, tramutando in paura il terrore iniziale.
  • Settimo e ultimo fattore è il dolore, collegato alla milza-pancreas e al polmone, comportando perciò la possibilità di danni non solo all’apparato digerente ma anche all’apparato respiratorio. Considerando poi che la milza controlla la muscolatura, e i polmoni la pelle, è possibile l’insorgenza di disturbi legati a questi tessuti.

I sette fattori emozionali non devono necessariamente produrre patologie. Tutto sta nel mantenere in equilibrio le proprie emozioni, ogni qualvolta si riscontri un loro eccesso o indebolimento. Nell’antica Cina era considerato un incapace quel medico i cui pazienti si ammalavano; mentre erano ritenuti buoni medici coloro che insegnavano ai loro pazienti come prevenire l’insorgenza delle malattie attraverso tecniche diverse – fra le quali il qi gong, o il tao yoga, che insegnano a controllare o a ripristinare il flusso energetico naturale del corpo -, per le quali il dominio del cuore e delle sette emozioni è uno degli obiettivi principali.