Una nueva oportunidad en la Ciudad de Panamá

¡Bienvenidos a todos los que me leen desde Panamá!

A empezar del 2014, hay una nueva oportunidad para los que se encuentran en la Ciudad de Panamá y que quieren ocuparse del propio bienestar en una manera sencilla y natural, utilizando productos naturales, una alimentación y ejercicios físicos apropiados para reforzar el sistema inmunitario.

En Panamá hay mucha gente que todavía no conoce que es la Naturopatía.

Entonces ¿Qué es la naturopatía? Es simplemente una manera natural de acercarse a los problemas de nuestra salud. Aunque los principios de la naturopatía se formularon quizás ya a la fin del siglo XIX en los Estados Unidos, la naturopatía se difundió hacía la Europa y otros países del mundo solo a mediados del siglo pasado.

Hoy, la Organización Mundial de la Salud define la naturopatía “medicina tradicional del occidente”. Este sistema natural de cura se basa sobre el principio que el cuerpo tiene una su capacidad propia de curarse, por qué hay una fuerza vital – conocida como “Prana” en India, o “Chi” en China – que está presente naturalmente en nuestra vida. Esta energía vital muchas veces pierde su fuerza a causa del estrés, de la vida sedentaria, de la mala alimentación, de la polución y también de las emociones que no podemos expresar en la justa manera, que son reconocidas para la ciencia moderna para ser las más responsables del desenvolvimiento de las enfermedades, y del cáncer entre otras.

Nosotros tenemos la capacidad de cambiar estilo de vida, ayudándonos a alimentarnos en una manera más saludable,  practicando ejercicios físicos, y mejorando el nivel del estrés teniendo cuidado de nos emociones.

La naturopatía, en utilizando diferentes disciplinas, puede ayudarnos en esto cambio. Cada naturópata está especializado en unas disciplinas. Yo estoy especializada, entre otros, en el utilizo de las esencias florales, en particular de las Flores de Bach.

Al inicio del siglo pasado, en Inglaterra, el doctor Edward Bach (1886-1936) escogió algunas flores que pueden ayudarnos a mejorar nos emociones, si por ejemplo estamos en un estado emotivo demasiado difícil a controlarnos o pasó algo que nos deja en depresión y no encontramos la fuerza para salir…..

De hecho, tenemos que prestar mucha atención a nuestra salud emocional como prevención contra las enfermedades. La depresión o las emociones demasiado fuertes pueden abajar nuestro sistema inmunitario y así nuestro cuerpo se hace débil y vulnerable a las enfermedades.

Por lo tanto, prestar atención a las emociones no significa solo mejorar nuestras relaciones humanas, sino estar bien con nosotros mismos y saludables.

Si  Uds. están ubicados en la Ciudad de Panamá y quieren conocer más acerca la naturopatía, pueden ponerse en contacto conmigo al número (507) 67706694 o (507) 3921315. Estoy también disponible para que se ponen en contacto por correo electrónico:  g.mazzarino@libero.it.

Además, pueden compartir mi pagina Facebook “El rincón de las Flores de Bach en Panamá”:  www.facebook.com/lasfloresdebachpanama

Saludos y ¡hasta pronto!

Il Medico e la Malattia

“Attendere la comparsa dei segni di una malattia per poi guarirla
è come forgiare una spada dopo aver dichiarato guerra
o cominciare a scavare un pozzo quando si ha sete.

Il grande terapeuta stronca la malattia
prima della sua apparizione,
mentre il piccolo mediconzolo si affanna a curare
i sintomi che non ha saputo prevedere. “

Huangdi Nei Jing, Libro dell’Interno, 475-221 a.C.

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Ayurveda e Naturopatia: l’Oriente incontra l’Occidente

Quali sono gli elementi che uniscono l’Ayurveda alla Naturopatia? E soprattutto: perché ricercare questi elementi di unione? Quali vantaggi ne possono derivare?

Fra gli elementi di unione della Medicina Ayurvedica (orientale) e della Naturopatia (occidentale) ricordo solo i principali:

  • la visione della persona quale unione di mente-corpo-anima, la loro inscindibilità, che si riflette soprattutto sulla diagnosi medica (per quel che riguarda l’Ayurveda) e sulla valutazione della salute della persona (per quanto riguarda la Naturopatia).
  • Sia la diagnosi in Ayurveda che la valutazione della salute in Naturopatia confluiscono quando si tratta di dover suggerire una terapia (Ayurveda) e dei percorsi del benessere (Naturopatia). E cioè, entrambe basano la loro visione olistica della salute della persona sullo stile di vita, l’attività fisica, l’alimentazione, e i prodotti naturali che siano da supporto al ristabilimento dell’equilibrio che viene perso nella malattia, oppure che prevengano uno stato di salute già precario.
  • L’attenzione primaria rivolta alla prevenzione prima ancora che alla cura, riconoscendo l’instabilità dello stato di salute e quindi la predisposizione del corpo ad ammalarsi se non si seguono alcune “regole” che si ispirano alla natura.
  • La consapevolezza che così come è in natura è nel nostro essere. Questo è il punto di partenza per il naturopata e il medico ayurvedico, che diventa punto di arrivo per la persona che si affida sia alla “scienza della vita” (= ayur veda) sia al “sentiero della natura” (=nature path).

In Occidente la Naturopatia è un po’ come l’Ayurveda in India, nel senso che si occupa della salute della persona nel suo insieme, e non si limita a curare solo i sintomi della malattia, come invece ci ha abituati la medicina convenzionale. Ciò che differenzia la Naturopatia dall’Ayurveda sono i metodi di cura. Ma non bisogna dimenticare che l’Ayurveda è una scienza millenaria, che ad oggi in India si è conservata nella sua integrità. Mentre la Naturopatia, nonostante debba le sue origini a Ippocrate, si è diffusa in Europa solo nel secolo scorso, ed è stata influenzata nel corso dei secoli da diverse correnti, fra le quali le tradizioni mediche e filosofiche provenienti dall’Oriente. Ecco perché l’approccio naturopatico non si avvale solo di metodi che alcuni terapeuti occidentali hanno sviluppato e testato nel tempo, ma anche di metodi che derivano dall’antica tradizione orientale, fra cui l’Ayurveda.

L’Ayurveda in Occidente viene spesso studiata come pratica naturopatica. Fatto è che in Occidente è difficile poter mantenere intatta la tradizione medica indiana per varie ragioni, non ultima l’utilizzo di medicamenti che derivano da piante difficilmente trovabili nel nostro clima. Mentre i principi flosofici sui quali si basa la Medicina Ayurvedica, la sua anatomia e fisiologia, la determinazione della costituzione individuale (prakriti), la diagnosi e i principi che regolano lo stile di vita possono tutti essere di grande vantaggio per il naturopata che li utilizza nella sua pratica.

La Naturopatia occidentale, d’altra parte, può integrare l’Ayurveda con i trattamenti fitoterapici, per esempio, o con l’utilizzo di altri trattamenti naturali, non ultime le essenze floreali, che non sono del tutto sconosciute in India, ma anzi già da tempo in India si stanno diffondendo con successo le essenze floreali di Aum Himalaya.

Di questo ed altro si parlerà durante l’Incontro-Conferenza che si terrà il 9 giugno prossimo a Roma, presso “Bibliothé”, in Via Celsa 4/5 (Piazza del Gesù), organizzato dal Coordinamento della regione Lazio dell’Associazione Operatori Ayurveda. L’ingresso è libero, e dopo l’incontro si avrà la possibilità di fermarsi a cena nel Ristorante ayurvedico Bibliothé insieme ai relatori. Per l’Ayurveda parlerà la Dott.ssa Nancy Myladoor.

Il Massaggio in Ayurveda

Il Massaggio è considerato nella Medicina Ayurvedica una terapia. In Occidente si tende a considerare il risultato finale che deriva dal Massaggio il suo unico scopo. Mi spiego meglio: se il risultato finale del massaggio è uno stato di profondo rilassamento, di ben-essere generale, allora si tende a dare ad ogni tipo di massaggio questo significato.

Ma, nonostante il risultato finale del massaggio ayurvedico da noi conosciuto e percepito sia quello di rilassamento generale e di profonda calma mentale, le sue proprietà vanno ben oltre un semplice stato di benessere generale e rilassatezza di una durata pressoché limitata nel tempo.

Nell’ottica dell’Ayurveda, il massaggiatore di questa disciplina millenaria è tenuto a considerare i diversi elementi che compongono l’essere umano: il corpo, la mente e lo spirito, oltre all’unicità della persona che si trova davanti. Il massaggio ayurvedico è terapeutico nel senso che la finalità del massaggiatore non è solo quella di fare rilassare la muscolatura contratta del cliente sotto stress, ma deve essere quella di aiutare il cliente, attraverso il rilassamento muscolare, a ritrovare il suo equilibrio perduto di mente-corpo-spirito in considerazione dell’unicità della sua persona. Alla fine di una seduta di massaggio ayurvedico condotta con queste finalità, il cliente non si sentirà solo rilassato con una ritrovata scioltezza muscolare, ma avrà raggiunto una consapevolezza maggiore riguardo al suo corpo, e il legame che unisce corpo e mente. Questa consapevolezza aiuta verso l’auto-guarigione del cliente, in caso soffrisse di patologie particolari legate al corpo o alla mente.

Ne deriva che il massaggiatore ayurvedico ha la necessità di seguire un codice deontologico e che la sua professionalità venga riconosciuta. E’ per questo che è nata l’Associazione Operatori Ayurveda, con sede legale a Ronchi dei Legionari, e che ora ha aperto vari cordinamenti in Italia e all’estero.

In Ayurveda vi sono vari trattamenti che vengono definiti col termine generico di massaggio, ognuno dei quali utilizza olii ed erbe medicate specifici per la persona sotto esame. Ognuno di questi trattamenti inoltre è adatto per prevenire o lenire determinate patologie di cui la persona soffre.

Uno di questi trattamenti verrà proposto nella sede di Roma dell’Associazione Operatori Ayurveda durante il workshop di un giorno il 23 giugno prossimo. In pratica, si tratta di un “peeling” ayurvedico di viso e corpo dal nome Ubatan, che utilizza polvere di ceci e erbe medicate diverse a seconda del dosha, e cioè della costituzione fisica individuale. L’Ubatan, come tutti i trattamenti ayurvedici, non viene utilizzato solo come pulizia e nutrimento della pelle, o per rendere la pelle più bella e luminosa, ma ha dei benefici su tutto il corpo (e quindi anche sulla mente). La tradizione indiana ha infatti sempre unito la bellezza interiore della persona con l’igiene del corpo e della mente.

Medicina Ayurvedica e Astrologia Vedica

L’astrologia vedica – Jyotish in sanscrito, che vuol dire “luce interiore” – è uno strumento di indagine per capire il carattere della persona, e nello stesso tempo uno strumento di previsione di eventi futuri.

L’Ayurveda – che in sanscrito ha il significato di “conoscenza della vita” – è la medicina tradizionale dell’India, che considera la caratteristica costituzionale del paziente uno degli elementi determinanti per poter meglio consigliarlo sullo stile di vita da adottare. Da questo punto di vista, la conoscenza di Jyotish può essere di grande aiuto per il medico ayurvedico, che si trova così ad avere uno strumento in più di indagine. Inoltre, un bravo medico ayurvedico deve poter anche fare prevenzione, ed è qui che la scienza della “luce interiore” – Jyotish – può intervenire per guidarlo verso una terapia più appropriata.

E’ per questo che Jyotish e Ayurveda sono due discipline complementari, e il medico ayurvedico in India molto spesso si avvale sia della “conoscenza della vita” che della “luce interiore” per guidare il paziente lungo il percorso di guarigione, sia esso mentale, fisico o spirituale.

Il 7 giugno prossimo il Dr. Ramachandra Panicer Raghavan, Medico Ayurvedico, Direttore della Clinica Ayurvedica Abhaya Dhara di Kovalam ed Esperto in Astrologia Vedica si troverà a Roma presso la sede del Coordinamento di Roma dell’Associazione Operatori Ayurveda per offrire consulti di Ayurveda e Jyotish. Sarà una opportunità per molti di sperimentare un nuovo approccio alla vita e al proprio stato di salute.

Adattarsi alla Primavera secondo l’Ayurveda

E’ arrivata la Primavera, e con il cambio di stagione aumentano i raffreddori comuni e i raffreddori da allergie. Perché?

Secondo l’Ayurveda, la Primavera è dominata dal dosha Kapha. Questo vuol dire che durante l’inverno abbiamo accumulato nel nostro corpo il dosha Kapha, che ora deve essere espulso. Proprio come il clima più caldo scioglie la neve, le malattie stagionali tipiche della primavera (come i raffreddori) hanno il compito di espellere il dosha Kapha in eccesso. Ma questa reazione del nostro corpo può essere evitata o attenuata se si rimane attenti nel seguire una routine stagionale – detta Ritucharya – che non porti ad aggravare Kapha. Indipendentemente dalla prevalenza di dosha nella nostra individuale costituzione fisica, i consigli generali sono i seguenti:

  • ridurre i grassi negli alimenti (meno olio, poco burro);
  • ridurre il consumo di latte e i prodotti derivati quali, ad esempio, formaggio, yoghurt, gelato;
  • preferire alimenti caldi e liquidi;
  • consumare più cibo piccante, amaro e astringente, evitando quello dolce, acido e salato.
  • evitare i cibi pesanti e fritti;
  • evitare di dormire nel pomeriggio per non rallentare la digestione;
  • aumentare pian piano l’attività fisica (ad esempio, più passeggiate all’aria aperta).

Buona Primavera a tutti!

 

Alcuni suggerimenti per incominciare bene il Nuovo Anno

E se in questo Nuovo Anno incominciassimo ad adottare uno stile di vita sano?

Che cos’è lo stile di  vita? Vuol dire prenderci più cura di noi stessi, amare il nostro corpo perché convinti che rispecchi la nostra Anima, e quindi stare più attenti a tre componenti quotidiane principali: esercizio fisico- nutrizione-calma mentale.

Ecco alcuni suggerimenti:

  • Alzatevi presto al mattino – meglio sarebbe all’alba. Non alzatevi mai dal letto bruscamente, ma stiracchiatevi, aiutando tutti i muscoli del corpo a riprendere la loro attività in modo graduale.
  • Insieme alle abluzioni mattutine ricordatevi di pulire la lingua con un “nettalingua”.
  • Bevete un bicchiere d’acqua, possibilmente non fredda – in inverno, sarebbe meglio bere acqua tiepida con l’aggiunta di un cucchiaino di miele, che riscalda l’intestino. Il bicchiere d’acqua aiuterà a ripulire il tratto digerente.
  • Preferibilmente all’aperto, e comunque lontano da fonti di calore o da onde elettromagnetiche, eseguite per circa 20 minuti dei semplici esercizi per riscaldare i muscoli e le articolazioni di tutto il corpo (chi fa yoga potrebbe eseguire il Saluto al Sole per 12 volte) concentrandovi sulla respirazione, che accompagnerà sempre gli esercizi. Eseguite poi per circa 5-10 minuti alcuni esercizi di respirazione in posizione seduta.
  • In aggiunta o in alternativa, se abitate vicino ad un parco,  fate 20-30 minuti di “footing”.
  • Rimanete alcuni secondi in meditazione e ringraziate della giornata.
  • Durante la doccia mattutina si massaggerà delicatamente il corpo per attivare la circolazione: cominciando dal collo, le spalle, le braccia, con moto rotatorio intorno al seno, l’addome, la schiena fin dove si può, i glutei, le gambe (facendo attenzione a massaggiarle dal basso verso l’alto) e i piedi.
  • La prima colazione sarà nutriente e ricca di fibre.
  • Se fate un lavoro sedentario, sempre se potete, camminate durante la pausa pranzo. Oppure al ritorno a casa cercate di fare una camminata veloce di circa 20 minuti: migliorerà la circolazione del sangue e vi rimetterà in forma.
  • La cena non dovrebbe essere più pesante del pranzo, ma se siete costretti a mangiare poco a pranzo, potreste ad esempio considerare una pasta (o riso) e fagioli (o altri legumi) se siete vegetariani, altrimenti, della carne bianca accompagnata da una verdura. La frutta sarebbe meglio assumerla lontano dai pasti.
  • Se vi siete alzati presto la mattina, è probabile che la sera sarete stanchi e non avrete problemi a dormire (sempre che durante il giorno non abbiate abusato di eccitanti quali tè o caffé). E’ comunque bene non andare a dormire se non 3 ore dopo aver finito di cenare, e cioè dopo che si sia digerito, anche per assecondare il sonno.
  • Chi soffrisse di insonnia, o comunque non riuscisse a prendere sonno, può prendere l’abitudine di fare alcuni esercizi di respirazione prima di andare a dormire. Una decina di minuti saranno sufficienti.
  • Importante durante tutto l’arco della giornata sarà poi cercare di restare calmi, anche in caso di eventi che possono turbare lo stato emotivo, e se non vi riuscisse, buona abitudine sarà l’utilizzo dei Fiori di Bach, e cioè di un rimedio naturale che combatte lo stress e aiuta a rinforzare il sistema immunitario.

BASTEREBBE SEGUIRE QUOTIDIANAMENTE ALMENO 4-5 DI QUESTI SUGGERIMENTI PER POTERCI SENTIRE MEGLIO FISICAMENTE (ED EMOTIVAMENTE!).

RICORDATE COMUNQUE CHE PREVENIRE LE MALATTIE E’ MEGLIO CHE CURARLE: ECCO PERCHE’ E’ IMPORTANTE MANTENERE UNO STILE DI VITA SANO.

LO STILE DI VITA PIU’ GIUSTO MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA VITA, CI RINGIOVANISCE NEL CORPO E NELLO SPIRITO E CI DISPONE MEGLIO AD AFFRONTARE I PROBLEMI DI OGNI GIORNO.

Astrologia e Salute: Il Segno del Capricorno

“La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. E’ la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato.” Edward Bach

La tradizione medica astrologica associa ad ogni segno zodiacale alcuni organi del corpo, a voler significare che ogni appartenente ad un segno è più vulnerabile di altri a soffrire di determinate patologie corrispondenti a quegli organi. In una visione olistica della salute, e quindi in considerazione dello stretto legame che intercorre fra mente, corpo e spirito, ogni segno zodiacale sarà anche più predisposto di altri ad attraversare particolari stati d’animo negativi che la neuroscienza ha oggi dimostrato essere all’origine di molte malattie.

Sempre nell’ottica di una maggiore comprensione di noi stessi, potremmo quindi distinguere corrispondenze fisiche e corrispondenze emotive in ogni segno, che ci aiuteranno ad individuare lo stile di vita, la dieta ed i rimedi naturali più idonei a controllare gli stati d’animo negativi, prevenendo le patologie più a rischio.

 LE CORRISPONDENZE FISICHE

Dal 22 dicembre 2011 entriamo nel segno del Capricorno, che per tradizione è associato al lato destro del corpo umano, alle ginocchia, alle ossa, alle giunture, ai denti, alla pelle, ai capelli e alle paratiroidi (quattro piccole ghiandole situate alla base del collo, ai lati della tiroide, che regolano la quantità di calcio che entra nel flusso sanguigno).

I nati sotto questo segno, essendo quindi più predisposti di altri a soffrire di patologie legate a queste parti del corpo, dovrebbero condurre uno stile di vita che includa un esercizio fisico costante, in modo da prevenire possibili disturbi alle ginocchia, reumatismi e slogature. I più pigri  potrebbero giovarsi anche di una camminata veloce tutte le mattine per almeno venti minuti, possibilmente in un parco o comunque lontano dal traffico cittadino.

Per prevenire i problemi della pelle, i Capricorno potrebbero considerare di includere nel loro stile di vita l’abitudine di massaggiarsi regolarmente il corpo utilizzando Olio di Mandorle Dolci, che contiene un’alta percentuale di acidi grassi insaturi, vitamine A, B1, B2, B6 ed E, svolgendo un’azione protettiva e nutritiva.

Gioverà alle giunture tenere sotto controllo il peso. Dal punto di vista nutrizionale, è da evitare una dieta ricca di proteine, che obbliga il corpo a contrastarne l’effetto acido traendo calcio dalle ossa. Uno stile di vita il più possibile vegetariano riuscirà invece a equilibrare in modo ottimale lo stato acido/alcalino del sangue, così come un buon apporto di Calcio associato a vitamina D gioverà a ossa e denti, e la vitamina A aiuterà le cellule della pelle a rimanere elastiche e longeve, contrastando acne e infiammazioni cutanee. Per una maggiore protezione della cute, è anche consigliabile associare la vitamina A alla vitamina E, che è principalmente un antiossidante. L’Acido folico è invece indicato per dare lucentezza ai capelli, contrastandone la perdita e il grigio precoce.

IN QUALI ALIMENTI SI TROVANO….

L’Acido folico è contenuto negli spinaci, negli asparagi, nell’indivia, nelle patate, nei broccoli; negli avocado, nelle prugne e nei datteri secchi; nel fegato, nel rene e nella carne di agnello; nel grano.

La vitamina A è contenuta negli asparagi, nei broccoli, nelle carote, nel sedano, nella scarola, nella lattuga, nei peperoni verdi e rossi, nelle patate dolci, negli spinaci; nelle albicocche, nelle ciliegie, nelle pesche gialle, nelle prugne e fichi secchi; nel fegato, nel rene, nelle ostriche, nel tonno, nelle sardine e nel salmone; nel burro, nelle uova e nel latte; nella paprica e nel prezzemolo.

La vitamina D è contenuta nei semi di girasole, nel fegato di pollo e nel salmone, nel germe di grano, nello yogurt, nel rosso d’uovo, nel burro e nell’olio di fegato di merluzzo.

Il Calcio è contenuto nel cavolfiore, nei broccoli, nell’indivia, negli spinaci, nelle carote, nei fagiolini, nella lattuga, nelle cipolle, nella soia, nel sedano, nei semi di lino, nelle lenticchie, nei pomodori; nelle mandorle, nell’avocado, nelle albicocche secche, nelle banane, nei mirtilli, nel cocco, nell’uva passa, nei datteri, nei fichi, nel pompelmo, nei limoni, nei cedri, nelle prugne, nelle pesche, nell’ananas; nelle ostriche, nei gamberi, nell’aragosta, nel fegato; nei formaggi e nel latte scremato; nella camomilla.

La vitamina E è contenuta nei fagioli di soia, nelle noci, nell’avocado; nel rene, nel prosciutto e nel pollo; nel germe di grano e nell’avena sativa.

LE CORRISPONDENZE EMOTIVE

Le emozioni negative fonte di stress, prevalenti nei nati sotto il segno del Capricorno sono la paura, l’insicurezza, la bassa stima di sé o, al contrario, il sentimento di superiorità che porta allo scoraggiamento se non alla depressione nel caso le loro aspettative non venissero realizzate.

Secondo la neuroscienza e la psicologia moderna, controllare efficacemente i sentimenti negativi è uno degli obiettivi da raggiungere se si vuole avere successo e serenità nella vita. Lo aveva già capito all’inizio del secolo scorso il Dr. Edward Bach, secondo il quale è importante riuscire a “curare” le nostre emozioni tanto quanto il nostro corpo, tenendo presente che le patologie di cui soffriamo altro non sono che la manifestazione di emozioni negative non risolte. La sua filosofia di vita lo portò a individuare 38 rimedi naturali (gocce da assumersi quattro volte al giorno per circa tre settimane), principalmente estratti da fiori e piante, che assistono l’organismo a ritrovare il suo equilibrio quando si è in preda a stati d’animo negativi, aiutando a conoscerci meglio e quindi a controllare le nostre emozioni.

I Fiori di Bach aiutano a superare sia lo stress emotivo “transitorio” – ad esempio una brutta notizia che ci sconvolge – sia gli stati d’animo “tipologici”, e cioè legati al tipo di carattere di ognuno. Non è pertanto così semplice poter consigliare il rimedio più adatto ad una persona, se non la si conosce in modo approfondito. Si possono tuttavia selezionare alcuni rimedi che più corrispondono alle emozioni negative prevalenti in ciascun segno zodiacale, sulla base della sua impronta caratteriale.

COME AIUTARSI CON I FIORI DI BACH…..

Il Fiore di Bach che può meglio combattere il sentimento di insicurezza nelle proprie capacità di cui può essere preda il Capricorno, e che può facilmente sfociare nella bassa stima di sé, è Larch.

Mimulus, invece, riesce a vincere la paura di fallire.

Water Violet può invece aiutare il Capricorno che, sapendo di valere, appare scostante, poco socievole, allontanando da sé gli altri: anche se ama stare da solo, il “tipo” Water Violet a lungo andare soffre a causa del suo stesso carattere.

Se scoraggiato dal non aver superato un esame o dalla difficoltà di trovare un lavoro, Gentian lo aiuterà a venirne fuori, e a pensare che “domani è un altro giorno”.

Il Capricorno che, anche se molto capace e di successo, ama dominare senza tenere in considerazione l’opinione altrui, potrebbe avvalersi di Vine per vedere le situazioni nella loro giusta prospettiva, e quindi valutare anche le capacità delle persone con cui è in relazione.

Vervain invece è consigliato per i Capricorno testardi che desiderano a tutti i costi convincere chiunque delle proprie opinioni, che sono ben radicate in loro e che non cambieranno mai. Il rimedio farà considerare la possibilità che altre opinioni possano essere altrettanto giuste, e possano convivere pacificamente con le loro.

Oak è il rimedio di cui può avvalersi il Capricorno che, preso com’è dalle responsabilità e dai doveri a cui non si sottrae mai, tende a sottovalutare i segnali del corpo che gli intimano di fermarsi e prendersi cura di sé.

I Capricorno che soffrono di patologie della pelle potranno avvalersi del rimedio Crab Apple anche ad uso locale: si metteranno alcune gocce in un po’ d’acqua e si tamponerà la parte con del cotone idrofilo imbevuto di questa soluzione.

A new approach to managing Pain according to Ayurveda

Last month of September Dr. Atul Rakshe, Ayurvedic Physician and Assistant Director at Institute of Indian Medicine in Pune, gave a workshop on Pain at “Associazione Operatori Ayurvedici” in Udine, Italy (www.assopea.it).

The ayurvedic approach to pain introduced by Dr. Rakshe was very interesting, as it suggests both an increase in the “pain threshold” and a reduction of the causes that produce pain.

The first aspect, that is the increase in the pain threshold, can be attained, among others, through practices like pranayama, or meditation, which reduces anxiety caused by pain. On the other hand, the causes that produce pain can be managed by eating sattvic food, for instance, as well as by panchakarma and the use of other ayurvedic techniques or herbal products which aim at balancing doshas and eliminating toxins from the body.

But Dr. Atul Rakshe also reminded that in Ayurveda pain is an indication of a Vata imbalance, and that aggravation of diseases is not only due to the normal physical causes, but also to the desires for material pleasures (ragas) and passions. As a matter of fact, in humankind there is a natural inclination to seek pleasure and avoid pain (kama), but as long as the mind clings to material pleasures (ragas) and desires, it is not possible to truly achieve wellbeing in its real sense. Therefore, Ayurveda aims also at attaining the state of vira or vairagya, that is detachment from the sensual world, with both its enjoyments and sufferings.

This means that the spiritual element is of utmost importance also in managing pain.

Thank you, Dr. Rakshe!

For those who are interested in knowing more about Dr. Atul Rakshe’s activity, his website is www.cozwecare.org.

Un nuovo approccio alla gestione del Dolore secondo l’Ayurveda

Nel mese di settembre scorso il Dr. Atul Rakshe, Medico Ayurvedico Direttore Assistente all’Institute of Indian Medicine di Pune, ha tenuto un seminario sul Dolore presso l’Associazione Operatori Ayurvedici di Udine (www.assopea.it).

L’approccio ayurvedico al dolore presentato dal Dr. Rakshe è estremamente interessante perché propone sia  l’innalzamento della “soglia” sia la riduzione della causa che lo produce.

Il primo aspetto, e cioé l’innalzamento della soglia del dolore, si può raggiungere, fra gli altri, attraverso la pratica del Pranayama, oppure la meditazione, che riduce l’ansia che sopravviene a causa del dolore. Invece, le cause che poducono il dolore possono essere gestite attraverso un’alimentazione sattvica, ad esempio, così come il panchakarma e le varie tecniche ayurvediche o prodotti erboristici atti ad equilibrare i dosha ed eliminare le tossine.

Ma il Dr. Atul Rakshe ha anche ricordato che per l’Ayurveda il dolore è indice di uno squilibrio Vata, e l’aggravarsi della malattia è dovuto non solo alle normali cause fisiche, ma anche ai desideri per i piaceri materiali (raga) e alle passioni. Infatti, nel genere umano esiste una naturale inclinazione a ricercare il piacere ed evitare il dolore (kama), ma finché la mente si ostina a ricercare i piaceri materiali (raga) e i desideri, non è possibile raggiungere il benessere nel vero senso del termine. Scopo dell’ayurveda è quindi anche quello di raggiungere lo stato di vira o vairagya, e cioé il distacco dal mondo dei sensi, con i suoi piaceri e le sue sofferenze.

Insomma, la componente spirituale è di una importanza estrema anche nella gestione del dolore.

Grazie, Dr. Rakshe!

Per chi desiderasse sapere di più sull’attività del Dr. Atul Rakshe, segnalo il suo sito www.cozwecare.org

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