Alcuni suggerimenti per incominciare bene il Nuovo Anno

E se in questo Nuovo Anno incominciassimo ad adottare uno stile di vita sano?

Che cos’è lo stile di  vita? Vuol dire prenderci più cura di noi stessi, amare il nostro corpo perché convinti che rispecchi la nostra Anima, e quindi stare più attenti a tre componenti quotidiane principali: esercizio fisico- nutrizione-calma mentale.

Ecco alcuni suggerimenti:

  • Alzatevi presto al mattino – meglio sarebbe all’alba. Non alzatevi mai dal letto bruscamente, ma stiracchiatevi, aiutando tutti i muscoli del corpo a riprendere la loro attività in modo graduale.
  • Insieme alle abluzioni mattutine ricordatevi di pulire la lingua con un “nettalingua”.
  • Bevete un bicchiere d’acqua, possibilmente non fredda – in inverno, sarebbe meglio bere acqua tiepida con l’aggiunta di un cucchiaino di miele, che riscalda l’intestino. Il bicchiere d’acqua aiuterà a ripulire il tratto digerente.
  • Preferibilmente all’aperto, e comunque lontano da fonti di calore o da onde elettromagnetiche, eseguite per circa 20 minuti dei semplici esercizi per riscaldare i muscoli e le articolazioni di tutto il corpo (chi fa yoga potrebbe eseguire il Saluto al Sole per 12 volte) concentrandovi sulla respirazione, che accompagnerà sempre gli esercizi. Eseguite poi per circa 5-10 minuti alcuni esercizi di respirazione in posizione seduta.
  • In aggiunta o in alternativa, se abitate vicino ad un parco,  fate 20-30 minuti di “footing”.
  • Rimanete alcuni secondi in meditazione e ringraziate della giornata.
  • Durante la doccia mattutina si massaggerà delicatamente il corpo per attivare la circolazione: cominciando dal collo, le spalle, le braccia, con moto rotatorio intorno al seno, l’addome, la schiena fin dove si può, i glutei, le gambe (facendo attenzione a massaggiarle dal basso verso l’alto) e i piedi.
  • La prima colazione sarà nutriente e ricca di fibre.
  • Se fate un lavoro sedentario, sempre se potete, camminate durante la pausa pranzo. Oppure al ritorno a casa cercate di fare una camminata veloce di circa 20 minuti: migliorerà la circolazione del sangue e vi rimetterà in forma.
  • La cena non dovrebbe essere più pesante del pranzo, ma se siete costretti a mangiare poco a pranzo, potreste ad esempio considerare una pasta (o riso) e fagioli (o altri legumi) se siete vegetariani, altrimenti, della carne bianca accompagnata da una verdura. La frutta sarebbe meglio assumerla lontano dai pasti.
  • Se vi siete alzati presto la mattina, è probabile che la sera sarete stanchi e non avrete problemi a dormire (sempre che durante il giorno non abbiate abusato di eccitanti quali tè o caffé). E’ comunque bene non andare a dormire se non 3 ore dopo aver finito di cenare, e cioè dopo che si sia digerito, anche per assecondare il sonno.
  • Chi soffrisse di insonnia, o comunque non riuscisse a prendere sonno, può prendere l’abitudine di fare alcuni esercizi di respirazione prima di andare a dormire. Una decina di minuti saranno sufficienti.
  • Importante durante tutto l’arco della giornata sarà poi cercare di restare calmi, anche in caso di eventi che possono turbare lo stato emotivo, e se non vi riuscisse, buona abitudine sarà l’utilizzo dei Fiori di Bach, e cioè di un rimedio naturale che combatte lo stress e aiuta a rinforzare il sistema immunitario.

BASTEREBBE SEGUIRE QUOTIDIANAMENTE ALMENO 4-5 DI QUESTI SUGGERIMENTI PER POTERCI SENTIRE MEGLIO FISICAMENTE (ED EMOTIVAMENTE!).

RICORDATE COMUNQUE CHE PREVENIRE LE MALATTIE E’ MEGLIO CHE CURARLE: ECCO PERCHE’ E’ IMPORTANTE MANTENERE UNO STILE DI VITA SANO.

LO STILE DI VITA PIU’ GIUSTO MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA VITA, CI RINGIOVANISCE NEL CORPO E NELLO SPIRITO E CI DISPONE MEGLIO AD AFFRONTARE I PROBLEMI DI OGNI GIORNO.

CICLI EVOLUTIVI E FIORI DI BACH – Introduzione

Quello che segue è un mio personale studio sui cicli evolutivi di ognuno di noi, che potrebbero essere “aiutati” dai benefici effetti dei Fiori di Bach. Lo studio non è solo teorico, ma si propone anche di offrire consigli pratici sull’assunzione dei Rimedi di Bach più adatti per ogni ciclo, corrispondente a specifiche esperienze di vita  e stati emotivi da affrontare e risolvere per vivere una migliore qualità della vita.

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La filosofia orientale pone l’accento sull’evoluzione dell’individuo al fine di conseguire il suo “progetto di vita”, e in questo trova corrispondenza con il pensiero filosofico di Bach, per il quale il centro della vita dell’individuo è costituito dal suo “progetto”, che deve essere compiuto al fine di realizzarsi e quindi scoprire la sua felicità più intima. Un altro punto di incontro fra ambedue queste filosofie è la convinzione che sia necessario seguire il percorso evolutivo dell’Anima (o Spirito), per raggiungere l’equilibrio della mente e del corpo, e quindi mantenersi in buona salute.

La Ruota della Vita della Dottrina Buddista evidenzia dodici fasi di crescita che scandiscono il ciclo della esistenza umana. Se riflettiamo bene sulla nostra vita, ci renderemo conto che essa altro non è che un susseguirsi ininterrotto di emozioni che hanno plasmato il nostro carattere e ci hanno portato ad essere ciò che siamo adesso, attraverso le decisioni che abbiamo dovuto prendere e a seguito delle esperienze che ci si sono presentate, le difficoltà che abbiamo dovuto superare, e le sofferenze che fanno pur parte della trasformazione naturale delle persone.

In ogni fase della nostra crescita si possono intravedere alcuni stati d’animo prevalenti con cui ci dobbiamo confrontare prima di passare alla fase successiva, e che una volta superati ci rendono più forti e in grado di affrontare altre emozioni che si presenteranno. Queste emozioni fortificano la nostra anima, la nostra personalità e il nostro corpo, tanto che possiamo parlare di “vera crescita” nel senso olistico del termine.

Le dodici fasi di crescita non solo si riferiscono al ciclo naturale dell’esistenza che dalla nascita porta all’adolescenza e si conclude con la maturità, ma si riferiscono anche alle esperienze che incontreremo nella vita. Esse si ripetono di volta in volta nel corso della nostra esistenza. Concentrandoci, ci potremmo quindi riconoscere in una fase che abbiamo già vissuta nei contenuti e nei significati, ma con uno stato d’animo diverso, con una diversa maturità. E così continuerà ad essere, e cioè si continuerà a vivere nuovamente quella stessa realtà, finché non se ne apprenderanno gli insegnamenti nella loro completezza.

Nel recepire gradualmente i messaggi positivi indicati da questi dodici cicli esistenziali, sarà anche possibile non riconoscere subito il vero significato delle nostre esperienze, scontrandoci quindi con gli aspetti negativi della nostra esistenza. Il dolore che ne scaturirà sarà inevitabile, ma una volta acquisita la vera comprensione delle cose, la vita stessa risulterà più serena e gioiosa. Evoluzione vuol dire anche sofferenza, e la sofferenza è legata al mondo delle emozioni.

Ma è pur vero che a volte sentiamo l’esigenza di assistere il nostro corpo nella crescita, e cioè nella sofferenza, sia perché la società di oggi richiede troppo da noi in termini emotivi, sia perché sentiamo il rischio di non riuscire a superare gli ostacoli che la crescita ci impone. Da adulti, potremmo anche sentirci indecisi sulla strada da intraprendere nella vita.

Gli insegnamenti insiti nei dodici cicli evolutivi potrebbero quindi trovare la loro completezza se aiutati dai Rimedi di Bach, la cui funzione è quella di equilibrare quelle emozioni negative che si potrebbero manifestare durante il nostro percorso di vita, opponendosi alla nostra crescita.

Riuscire a guardare dentro noi stessi – come in un vaso trasparente – le emozioni che ci disturbano, perché eccessive o negative, non è facile, ma è un esercizio che vale la pena di provare, così come andiamo in palestra per esercitare il nostro corpo e mantenerlo sano e in forma.

Per rendere l’esercizio più semplice, ho individuato alcuni rimedi di Bach riferiti agli stati d’animo che è possibile provare per ogni fase di crescita, e che quindi possono aiutarci a ritrovare il nostro equilibrio.

Nell’assumere il rimedio più adatto alle diverse realtà della vita, capiremo meglio noi stessi e le nostre emozioni, senza farci travolgere da queste ultime. Ad ogni rimedio corrisponde uno stato d’animo passeggero, oppure una caratteristica preponderante della personalità. Se ne potranno assumere più di uno, se individuiamo in noi più emozioni che disturbano il corretto superamento della fase che stiamo attraversando.

Considerata l’individualità di ognuno, ho individuato non solo i rimedi più consoni agli stati d’animo corrispondenti ai diversi cicli evolutivi, ma anche altri rimedi floreali che potrebbero integrarli, per un aiuto più mirato al problema che si sta vivendo.

(… continua….)

In ricordo di Edward Bach (un tributo nel giorno dell’anniversario della sua nascita)

La personalità di Edward Bach così come ci viene svelata dai pochi scritti che ci ha lasciato è caratterizzata da una grande “semplicità”, di cui ha intriso tutta la sua vita.

Si potrebbe descrivere il Dr. Bach come un uomo desideroso di armonia, dentro e fuori di sé. Armonia e bellezza erano per lui una cosa sola, e perciò, come poteva non accorgersi delle meraviglie del creato, della Natura, con le sue piante…. ed i suoi fiori?

Ed era sicuramente anche amante della perfezione il Dr. Bach, come quella che riscontrava, appunto, nella semplicità della Natura…….. cioè, egli sì amava la perfezione, ma senza mai dimenticarsi dei suoi limiti, rimanendo sempre in contatto con il suo essere uomo, terreno, e quindi imperfetto.

Lui stesso era intimamente convinto che la Natura è opera di Dio e, nella sua umiltà, non avrebbe mai potuto né voluto neanche avvicinarsi all’idea di eguagliare la Sua Opera, così perfetta. Ma gli piaceva osservarla, e compiacersi di fare parte di quella Natura…. Divina.

La sua spiritualità era profonda: era convinto che la Creazione di tutte le cose non avrebbe potuto esistere senza Spirito, o “Anima”, come amava definirlo lui. E così, semplicemente, Spiritualità e Materialità si susseguivano nella sua vita, scandendo il ritmo della sua esistenza.

Ed è proprio in questo equilibrio fra Materia e Spirito che sta la vera essenza del pensiero di Bach e l’orientamento che presero le sue ricerche di medico. Materia e Spirito sono infatti due aspetti della nostra natura umana, uniti fra loro da un altro elemento, e cioè la Mente. Quando Corpo, Mente e Spirito sono in armonia, allora possiamo veramente dire di far parte delle meraviglie di questo Creato, di essere in grado di osservare ed amare questo mondo compiacendoci di farne parte. Da qui l’importanza della nostra Mente.

La compassione per tutti gli esseri viventi è un altro tratto della personalità di Bach che ha condizionato la sua vita di uomo e di medico. La compassione faceva parte dell’aspetto spirituale dell’uomo Bach, ed è stato un fattore importante, che lo ha portato non solo a proseguire nelle sue ricerche, senza curarsi delle opinioni che giravano nell’ambiente medico del tempo, ma anche ad occuparsi giorno e notte di quelle “anime” che soffrivano, che avevano bisogno di aiuto, e che lui voleva guarire non solo nel corpo ma anche nella mente. Si racconta che Bach per la prima volta arrivò a concepire e a “sentire” questa verità quando, ancora giovinetto, osservava che coloro che lavoravano nella fonderia del padre e soffrivano di qualche male fisico erano anche disturbati nella mente da preoccupazioni di ordine materiale, oppure soltanto dal fatto che facevano un lavoro insoddisfacente. Più tardi, durante la sua professione di medico, continuò a notare quanto fosse importante per i suoi pazienti vivere senza ansie e preoccupazioni, per poter essere in armonia con se stessi e quindi godere di buona salute fisica.

In un corpo sano, la mente doveva quindi trovare un equilibrio con le Emozioni e lo Spirito che vi albergano. Questo era il significato di armonia e bellezza per Bach. Ma poiché la vera armonia e la vera bellezza non potevano che essere trovate nella Natura, era nella Natura che bisognava ricercare il metodo che potesse aiutare l’uomo a riacquistarle quando esse venivano meno.

Il Counselling integrato ai Rimedi di Bach – III PARTE

Sia il Counselling che il Sistema di Bach concordano nel ritenere la comprensione di sé e la consapevolezza del proprio percorso di vita indispensabili affinché si instauri un equilibrio fra mente e corpo, considerando l’auto-guarigione non solo possibile, ma l’unico obiettivo che ogni individuo deve ricercare.

Infatti, l’Educatore di Bach, come il Counsellor, non è un terapeuta nel vero senso del termine, perché la sua funzione non è quella di “curare” la malattia o il disagio, ma di far sì che attraverso una maggiore consapevolezza di sé il cliente arrivi da solo a “scoprire” la sua Anima, e cioè il suo vero essere. L’unica differenza risiede nel fatto che l’Educatore di Bach ha uno strumento in più per arrivare al suo scopo, e cioè i Rimedi floreali, che prescriverà dopo un primo colloquio con il cliente della durata di circa 50 minuti, e solo dopo aver spiegato la loro funzione ed il cliente abbia accettato di assumerli, così da renderlo – appunto – consapevole del proprio modo di essere, delle sue debolezze così come delle sue forze. Anche qui, come nel Counselling, ci deve essere una presa di coscienza da parte del cliente, di modo che la sua guarigione possa essere efficace, e quindi si possa parlare di vera auto-guarigione.

Prescrivere i Rimedi di Bach durante le sedute di Counselling può agevolare ulteriormente la presa di coscienza da parte del cliente, e perciò accelerare la sua auto-guarigione.

Prendiamo ad esempio una madre che si rivolge al Counsellor per aiutarla ad eliminare le sue esplosioni di rabbia verso i figli. Perché il counselling possa avere successo ci vorranno settimane o mesi (a seconda delle ragioni che spingono la madre alle sue esplosioni di rabbia). Nel frattempo, però, i suoi figli a casa continuano a soffrire. In questo caso, somministrare i Rimedi di Bach alla madre fin dal primo giorno può aiutarla a calmarla in poco tempo. I rimedi potranno aiutarla ad avere più pazienza, più controllo di sé e meno rabbia. La sua vita familiare potrà nel frattempo essere più stabile e felice, mentre lei imparerà dal counselling le strategie migliori per combattere la rabbia e relazionarsi agli altri. Inoltre, i rimedi potranno aiutarla a scoprire problematiche psicologiche più profonde, se esse risulteranno essere la vera causa della sua rabbia. In questo caso si potrà ritenere opportuno cambiare i rimedi a seconda delle nuove problematiche che sono venute a galla, altrimenti, se la madre ha ritrovato il suo equilibrio in famiglia, smetterà di prendere i rimedi. A questo punto potrà decidere se continuare il counselling o meno, a seconda dei suoi reali bisogni. Per esempio, deciderà di continuare ad andare dal Counsellor se sarà interessata a continuare ad imparare le tecniche di relazione da poter utilizzare all’interno della famiglia per un migliore ménage, oppure deciderà di voler lavorare sul suo matrimonio, o altro ancora.

In un interessante studio apparso su una rivista americana nel 2001 e condotto da Jeffrey R. Cram, PhD, del Sierra Health Institute a Nevada City, California, si è offerto a 11 pazienti che soffrivano di depressione da circa 22 mesi (2/3 dei pazienti erano diagnosticati dal DSM-4 avere depressione grave ricorrente) e che provenivano da 4 cliniche diverse, di essere curati per un mese con la sola psicoterapia, e per altri 3 mesi con psicoterapia integrata a floriterapia; mentre ad un solo paziente si è offerto counseling e supporto nutrizionale al posto della psicoterapia. Il risultato è stato per il primo mese di nessun cambiamento con la sola psicoterapia negli indici di misura usati per la depressione (Beck Depression Inventory e Hamilton Depressions Scale), mentre la psicoterapia integrata alla somministrazione dei Fiori di Bach ha prodotto riduzioni significative degli stessi indici di circa il 50%. I Fiori di Bach sono stati somministrati individualmente secondo le necessità di ciascuno dei pazienti, e non utilizzando un trattamento “standard”. Il risultato dello studio di Cram non solo supporta l’ipotesi che i Fiori di Bach sono efficaci nel trattamento della depressione, ma che l’effetto placebo esiste, solo che non è durevole (da 2 a 4 settimane), ed è per questo che si è deciso di utilizzare un periodo di tempo di 3 mesi per lo studio in questione. Inoltre, lo studio ha ulteriormente dimostrato che non esistono interferenze fra i farmaci anti-depressivi e i Fiori di Bach. Non solo, ma uno dei pazienti ha interrotto con successo la somministrazione di farmaci anti-depressivi durante i tre mesi di trattamento.

Alla fine del suo studio, Cram non solo afferma che i Fiori di Bach sono uno strumento che assiste i pazienti a risolvere le loro problematiche psicologiche profonde che contribuiscono alla loro depressione e la perpetuano, ma anche che la floriterapia non può essere risolta in 15 minuti di prescrizione dei rimedi, ma piuttosto comprende 50 minuti buoni di counseling, reso più efficace dall’aiuto dei rimedi.

Integrare il Counselling astrologico con i Fiori di Bach: come i Nodi Lunari rispecchiano i Conflitti fra Anima e Personalità

Il Dr. Edward Bach (1886-1936) era un medico, batteriologo e omeopata che ha sviluppato un metodo di cura complementare alla medicina convenzionale, conosciuto come Fiori di Bach, basandosi sulla convinzione olistica che mente-corpo-spirito sono in relazione fra di loro. Secondo lui, la malattia non era altro che una manifestazione del conflitto in atto fra l’Anima e la Personalità dell’individuo, e cioè, non dobbiamo dimenticarci del nostro percorso spirituale se vogliamo rimanere sani nel corpo così come nella mente.

Per il raggiungimento di questo scopo, secondo il Dr. Bach, il compito principale di un medico dovrebbe essere quello di aiutare i suoi pazienti a comprendere il loro progetto di vita, così che possano seguirlo e conseguentemente essere liberi da mal-essere. Nella sua pratica di medico, egli aveva infatti notato che quelle persone che erano felici nella vita non si ammalavano, come conseguenza naturale all’adattamento al loro progetto individuale di vita.

Ma come possiamo comprendere il nostro progetto di vita, quando ci capita di sentirci smarriti, non riuscendo ad afferrare il significato della nostra vita? L’astrologia è uno dei tanti strumenti che ci rende capaci di comprenderci nel profondo, dandoci delle risposte che ci aprono gli occhi ad una nuova visione della vita, rendendoci consapevoli dell’unicità di ogni individuo e della ragione nascosta della nostra vita. L’astrologia ci può aiutare ad individuare quegli errori che ci ostacolano nel perseguire i nostri compiti, che sono unici e personali, e quindi evitarli. Come? Prima di tutto occorre stilare la nostra carta natale e osservarla, come se stessimo osservando un ritratto di noi stessi: naturalmente, ciò che vedremo raffigurato è la nostra più profonda interiorità. Gli aspetti che formano i nostri pianeti natali rappresentano i nostri conflitti così come le buone relazioni che intercorrono fra le diverse componenti del nostro carattere. I settori della vita (dette Case oroscopiche) dove vengono a trovarsi i pianeti ci daranno una visione migliore di come questi ultimi interagiscono fra di loro. Comunque, la nostra carta natale non ci darà solo l’immagine del nostro carattere e il modo in cui le nostre emozioni si rapportano con la mente razionale: essa ha un significato più profondo, che viene svelato dall’interpretazione dell’Asse dei Nodi Lunari.

L’Asse dei Nodi Lunari rispecchiano i conflitti fra Anima e Personalità

I Nodi Lunari non sono pianeti, ma punti in cui l’orbita lunare incontra l’eclittica: quando la Luna si muove verso nord e incrocia l’orbita terrestre, il punto viene chiamato Nodo Nord, mentre quando si muove verso sud il punto d’incrocio è chiamato Nodo Sud. I conflitti prodotti dai Nodi Nord e Sud, se non vengono risolti possono anche provocare malesseri fisici, rispecchiando i conflitti fra Anima e Personalità del pensiero medico-filosofico del Dr. Edward Bach: il nostro Nodo Sud potrebbe dunque essere paragonato alla nostra Personalità e il Nodo Nord alla nostra Anima.

Attraverso uno studio approfondito dell’Asse dei Nodi Lunari, possiamo comprendere meglio che cosa deve essere cambiato in noi, quali atteggiamenti e quali virtù dobbiamo acquisire per crescere spiritualmente, prevenendo i conflitti fra Anima e Personalità e quindi le malattie.

L’esperienza mostra che il segno astrologico del Nodo Sud nella carta natale rappresenta le modalità in cui riusciamo nella vita a compiere meglio i nostri doveri, mentre la posizione della casa oroscopica rappresenta il settore della vita nel quale ci sentiamo più a nostro agio. Viceversa, il Nodo Nord ci indica le virtù e il settore della vita che dobbiamo sforzarci di conoscere meglio per “avanzare”. Poiché i due Nodi sono opposti l’uno all’altro, è facilmente comprensibile come sia difficile trovare un equilibrio fra questi aspetti conflittuali radicati in noi.

In altre parole, il Nodo Nord potrebbe rappresentare lo sconosciuto che è in noi, il nostro progetto di vita, il percorso interiore o spirituale verso il quale dovremmo dirigere tutte le nostre risorse e capacità (che sono raffigurate nella nostra carta natale) per sentirci veramente realizzati; mentre il Nodo Sud potrebbe rappresentare ciò che già conosciamo, le nostre tendenze a non cambiare e quindi a restare dove siamo per paura dello “sconosciuto”. Pertanto, se ne potrebbe facilmente dedurre che trovando un equilibrio fra il conosciuto e lo sconosciuto – e cioè la mente “terrena” e la mente “spirituale” – il conflitto che viene individuato dai Nodi Lunari nella carta natale cesserebbe di esistere, concretizzandosi in calma mentale e benessere generale.

Che cosa succederebbe se non fossimo capaci di trovare un equilibrio? Quelle stesse esperienze di vita le cui lezioni istintivamente noi cerchiamo di evitare, si ripresenterebbero di continuo, finché non saremmo in condizione di comprendere quali problemi dobbiamo risolvere in noi stessi, quali abitudini dobbiamo lasciarci alle spalle, e finalmente affrontandoli, riconoscendoli come non conformi al nostro progetto di vita. Per comprendere meglio questo punto, ci possiamo immaginare come tirati da un estremo all’altro (dal Nodo Sud al Nodo Nord e viceversa) durante tutto il corso della nostra vita, fermandoci ogni tanto per mettere a fuoco quali sono i nostri scopi.

Comprendere il nostro progetto di vita interpretando i Nodi Lunari

Se il nostro progetto di vita viene descritto dal segno zodiacale e dalla casa oroscopica in cui si trova il Nodo Lunare Nord, i suoi aspetti con gli altri pianeti indicherebbero quindi le esperienze conflittuali così come quelle più piacevoli che affronteremo durante il nostro cammino verso il Nodo Lunare Nord. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in effetti gli aspetti “facili” con l’Asse dei Nodi potrebbero rallentare la nostra crescita interiore se paragonati agli aspetti “difficili”, e questo perché quando siamo costretti a confrontarci con le nostre esperienze, allora è più facile che raccoglieremo le forze per avanzare sul nostro cammino, perché abbiamo bisogno di scrollarci di dosso tutti gli ostacoli che troviamo sul nostro percorso per sentirci liberi e realizzzati. Ma quando la vita ci scorre facilmente, allora difficilmente ci fermiamo a pensare, per comprendere l’importanza di ciò che stiamo facendo, la bellezza della vita e la calma mentale che ci porta ad essere felici.

Pertanto, sebbene sia possibile che coloro che presentano degli aspetti difficili verso i Nodi Lunari sono più propensi ad ammalarsi – perché hanno bisogno di ripulire il loro percorso di tutti gli ostacoli -, è ugualmente possibile che proprio loro siano quelli che avranno più facilità a comprendere il ruolo nella vita e il loro percorso evolutivo. In un certo senso, la malattia diventa qui un mezzo di comprensione: la stretta relazione mente-corpo-spirito qui è molto chiara, così come lo è l’importanza di individuare il nostro personale Progetto di vita.

Un caso di studio

Carlo ha settant’anni, e da ragazzino ha sempre sentito la spinta a lavorare perché sentiva di voler essere sia indipendente sia utile alla società. Durante la sua vita ha cambiato lavoro abbastanza spesso, conosce bene che cos’è l’organizzazione e la responsabilità ed ha sofferto di molte malattie psico-somatiche, che nella vita lo hanno portato ad  interessarsi al suo stato di salute. Sebbene abbia avuto un’educazione religiosa, è stato solo verso la mezza età che le esperienze lo hanno portato ad interessarsi ai misteri della creazione, e a sentire che c’è qualcosa al di là del mondo materiale. Si interessò allora a discipline quali la psicologia e l’astrologia, con la speranza di comprendere di più di se stesso e la gente che lo circondava. Diventò molto colto, la sua empatia e compassione verso il prossimo crebbero, finché non cominciò a studiare le terapie naturali, consapevole del fatto che aveva bisogno di trovare un equilibrio fra i suoi bisogni materiali e i suoi interessi spirituali per sentirsi realizzato. Divenne un medico olistico, integrando spiritualità e capacità terapeutiche.

Interpretazione dei Nodi Lunari nella carta natale: le tendenze innate di Carlo ad essere al servizio degli altri e le sue capacità lavorative sono sicuramente legate ai significati del suo Nodo Sud in VI Casa, mentre la sua mancanza di concentrazione su una sola attività lavorativa ed il suo continuo lavorìo mentale si devono far ricondurre al suo Nodo Sud nel segno dei Gemelli. Le esperienze di vita lo hanno portato a conoscenze elevate, gli hanno conferito un carattere religioso (Nodo Nord in Sagittario), lo hanno reso consapevole della sua necessità di vivere una vita più spirituale con lunghi periodi di solitudine (Nodo Nord in XII Casa). Le sue capacità terapeutiche innate possono essere fatte risalire al suo Nodo Sud in VI Casa, mentre la scelta di curare utilizzando la medicina alternativa/olistica è una caratteristica del suo Nodo Nord in XII Casa. Gli aspetti difficili ai Nodi Lunari indicano le difficoltà e i molti ostacoli che ha incontrato sulla strada verso la scoperta della sua missione. E’ interessante notare che le sue malattie psico-somatiche si sono dissolte non appena la sua missione gli si è rivelata chiara, e da allora ha sempre cercato di mantenere un equilibrio fra le necessità del suo Nodo Sud e il suo Nodo Nord.

Fiori di Bach: descriverò qui di seguito alcuni dei rimedi Floreali di Bach più importanti che hanno aiutato Carlo a chiarire i suoi conflitti Anima-Personalità.

Wild Oat (che in questo caso può essere collegato ai significati della sua VI Casa) ha aiutato Carlo a capire il cammino da seguire per raggiungere i suoi scopi. Durante il corso della sua vita ha cambiato molti lavori senza esserne del tutto soddisfatto, sebbene la sua innata responsabilità, capacità organizzative e lavorative lo hanno aiutato ad avere successo in tutti i lavori da lui svolti.

Crab Apple (significati della VI Casa). Anche questo rimedio è stato importante per Carlo, poiché lo ha aiutato a “pulire” la sua mente ed il suo corpo dalle sue malattie psico-somatiche e da tutti i tipi di contaminazioni.

Impatiens (significati delle Case VI e XII) gli fu dato quando la necessità che sentiva di rimanere solo, unita alle sue innate abilità lavorative e organizzative erano diventate eccessive, facendolo sentire a volte molto solo, specie a causa del suo temperamento impaziente.

Rock Water (significati della XII Casa) è stato un rimedio importante in tempi in cui la sua propensione verso una vita più spirituale, ricca di valori, gli negava molti dei piaceri della vita, perché sentiva di dover essere da esempio agli altri.

Conclusione

Tutto il lavoro del Dr. Bach trattava di Emozioni. Egli scrutò la mente umana nel profondo, e addivenne alla conclusione che le emozioni negative o eccessive sono responsabili della cattiva salute, e che la causa è da ricondurre al conflitto fra caratteristiche differenti della Personalità e dell’Anima, che ostacola il raggiungimento del vero Progetto di vita. Ne deriva quindi che con l’interpretazione dei Nodi Lunari nella carta natale del cliente si potrebbe individuarne il cammino, quale potrebbe essere il suo progetto di vita, e si potrebbero usare questi elementi nel counselling. Inoltre, l’interpretazione dei Nodi Lunari potrebbero anche confermare la scelta di quei Rimedi Floreali di Bach che crediamo possano aiutare ulteriormente il cliente a comprendere i suoi conflitti Anima-Personalità, così che possa finalmente cominciare ad elaborarli, cercandone pian piano una soluzione dentro se stesso, trovando quindi un equilibrio fra necessità dell’Ego e necessità dell’Anima, gli aspetti materiale e spirituale della vita.

Nutrire lo Spirito

Così come sentiamo il bisogno di aver cura del nostro Corpo – con le abluzioni, oppure i fanghi, i massaggi e/o auto-massaggi, l’aromaterapia, etc. – allo stesso modo anche il nostro Spirito necessita di essere nutrito.

Ognuno ha un suo modo di rapportarsi con la propria Interiorità: c’è chi coltiva il proprio Spirito con la lettura, chi con la meditazione, od anche con la musica, il teatro, la preghiera ….. Non è importante come ci rapportiamo, ma in quanto esseri senzienti abbiamo la necessità ed il dovere di misurarci con noi stessi , di rimanere in ascolto di emozioni nascoste che la vita di ogni giorno non ci permette di esprimere sempre come vorremmo.

Da qui l’importanza di dedicare qualche minuto al giorno anche al raccoglimento, per sperimentare chi veramente siamo e capire dove intendiamo andare, rilassandoci completamente e liberando la nostra mente dai pensieri che ci assillano. Insomma, ogni tanto dovremmo “staccare la spina”, riflettendo su un verso scritto dal poeta mistico Rumi (ca.1200-1273): “La Mente incominciò a raccontare le sue storie, ma l’Anima disse: ‘Adesso non ho tempo di ascoltarti.’”

Il pensiero medico-filosofico di Edward Bach

            Il libro “Guarisci te stesso” pubblicato per la prima volta in Gran Bretagna nel 1931, racchiude il pensiero medico-filosofico di Bach. Nel libro, Bach dà estrema importanza alla parte spirituale dell’individuo, ed essendo soprattutto un medico, mette in relazione il Corpo con lo Spirito, e cioè la malattia con l’evoluzione dell’individuo. Secondo lui la malattia altro non è che il conflitto che si instaura fra personalità ed anima, come dire che ci si ammala quando non andiamo nella direzione giusta, verso la nostra vera evoluzione, liberi dai condizionamenti sociali e psicologici a cui siamo abituati. Egli dice infatti che “Dobbiamo guadagnarci la nostra libertà in modo assoluto e completo, così che tutto ciò che facciamo, ogni nostra azione – anzi, anche ogni nostro pensiero – derivi la sua origine in noi stessi…”. E comunque, “La difficoltà maggiore in questa direzione potrebbe risiedere in coloro che ci sono vicini in quest’era in cui la paura della convenzione e dei falsi doveri sono così vistosamente sviluppati….”.

            Bach, facendo sua l’affermazione di Epicuro secondo cui la malattia vera è quella che ci impedisce di essere felici, metteva sullo stesso piano la felicità e la buona salute del corpo, perché era convinto che l’uomo felice (e cioé l’uomo nel quale non vi è conflitto fra il suo vero Sé e la sua mente) non soffra di alcuna malattia. A conferma di questa tesi, nei casi di studio riportati da Philip M. Chancellor nel suo libro sui Rimedi di Bach, egli stesso riferisce che in tutti quei casi non appena il paziente si sentiva più felice, riacquistava speranza ed era meno depresso, il corpo rispondeva più velocemente ai rimedi, ed il paziente guariva.

            Come da lui stesso scritto, Edward Bach auspicava che il suo libro “Guarisci te stesso”  potesse “diventare per tutti coloro che soffrono una guida per ricercare in se stessi la vera origine delle loro malattie, così da poter assistere se stessi nel loro processo di guarigione”. Infatti, la perdita dell’individualità (che è il risultato della nostra interferenza con un’altra persona) è per Bach una delle cause principali della comparsa di una malattia poiché il significato della vita di ognuno è quello di acquisire esperienza e comprensione, al fine di individuare e perfezionare il personale percorso evolutivo.

            Inoltre, secondo Bach “…è certo che la personalità senza conflitto è immune dalla malattia”, ed egli individua soprattutto nella noia la responsabile di molte malattie della società materialista, malattie che possono anche manifestarsi in giovane età.

            Andando contro corrente, egli parla delle scoperte della scienza del suo tempo riguardo “i batteri ed i tanti germi associati con la malattia”, dicendo che poteva essere dimostrato scientificamente che, nonostante forme di vita minori quali i batteri potessero essere parte di – o associati con –  la malattia, essi non costituivano “assolutamente tutta la verità del problema”. Egli diceva che “C’è un fattore che la scienza è incapace di spiegare sul piano fisico, e cioè la ragione per cui alcune persone si ammalano mentre altre no, sebbene tutte abbiano la stessa possibilità di essere infettate”. Per lui, è la paura che causa disarmonia nei nostri corpi fisici e magnetici, con il suo effetto deprimente sulla nostra mente, e apre la strada all’invasione dei batteri.

            Infine, egli era convinto che “la medicina del futuro” non sarà più interessata solo al corpo fisico, prescrivendo medicine che hanno il solo obiettivo di sopprimere i sintomi della malattia, ma essa, conoscendo la vera causa della malattia e consapevole che i risultati sul piano fisico sono solo secondari, concentrerà i suoi sforzi nell’apportare armonia fra corpo, mente e anima, che risulterà nel sollievo e nella cura della malattia.

Ayurveda e Astrologia: le scienze della vita e della luce interiore

Anticamente Jyotish (parola che in India indica l’Astrologia, ma il cui significato letterale è “luce interiore”) e Ayurveda (la medicina tradizionale dell’India ed anche la più antica scienza medica, che letteralmente significa “conoscenza della vita”) facevano parte di un’unica scienza perché ambedue aiutano a vivere sani nel fisico, nella mente e nello spirito.

Queste due scienze hanno in comune la stessa filosofia di vita, e ambedue vedono l’individuo in modo olistico, e cioè come unione di Corpo, Mente e Anima che interagiscono e non sono mai separati l’uno dall’altra. Perciò sia l’Ayurveda che l’Astrologia ci rendono coscienti delle funzioni del Corpo, della Mente e dello Spirito. Comunque, mentre l’Astrologia è la scienza che mette in evidenza la “luce interiore” dell’individuo, e cioè il suo Sé più nascosto, in modo da esserne consapevoli e vivere meglio con noi stessi, l’Ayurveda mette l’accento sul corpo, e insegna ad averne cura seguendo il fluire della vita, l’età, ed anche il cambiamento di stagione.

Il medico ayurvedico si accorgerà dello squilibrio interno di un individuo dal disordine fisico che è in lui, mentre l’astrologo comprenderà la possibile insorgenza di uno squilibrio fisico nell’individuo dai disordini mentali e dai suoi moti interiori. Ma entrambi si interesseranno a tutti gli aspetti della vita dell’Uomo. Pertanto, ad un medico ayurvedico non si può chiedere di curare solamente la malattia: suo compito è quello di comprendere la malattia a partire dal modo in cui la Mente dell’individuo funziona ed interagisce con il Corpo, senza mai dimenticare della sua Anima, e cioè della vita spirituale dell’individuo. Allo stesso modo un astrologo a cui venga chiesto di leggere il tema natale, deve considerare non solo l’individuo in quanto persona fisica, ma anche le sue facoltà intellettuali, e tutte le loro interazioni con lo spirito che è in lui.

Nella carta natale di un individuo l’Ayurveda si colloca nelle case VI/XII per ciò che riguarda i piani fisico e spirituale, ed ha relazione con le case III/IX per ciò che riguarda il funzionamento della mente. La VI casa è il campo della medicina, della salute, della cura del corpo, che è materia. Questo campo, nella carta di una persona, indica la sua relazione con il corpo, quanta cura dà alla sua persona. Ma non ci sarebbe corpo senza anima, per cui la XII casa ci dice qual’è la sua visione del mondo immateriale, come interagisce con esso, e cioè anche con i suoi sentimenti. Comunque, in questa interazione la mente ha un ruolo primario. Perciò guardando la sua III casa capiremo il rapporto della sua mente “inferiore”, e cioè semplice, con il suo corpo e la sua anima, mentre analizzando la sua IX casa si vedrà quale rapporto la mente “superiore”, più complessa, ha instaurato con essi.

Questo è un flusso continuo di informazioni che viene generato in noi dalla nascita e terminerà solo con la fine della vita. Utilizzando queste informazioni, il medico ayurvedico viene “illuminato” nella comprensione delle cause cha hanno portato all’insorgere della malattia.

Si capirà allora che mentre la malattia avrà un nome comune per tutti gli individui che accusano gli stessi sintomi, la sua cura sarà diversa da persona a persona, proprio perché – come insegna anche l’Astrologia – ogni individuo è unico al mondo.

Oltre alla salute fisica, mentale e spirituale dell’individuo, l’Ayurveda tiene conto anche – e soprattutto – del soddisfacimento del nostro “progetto di vita”, perché esso è strettamente legato alla nostra crescita spirituale.

In Astrologia, questo aspetto della vita della persona viene evidenziato nella carta natale specialmente dalle posizioni dei nodi lunari, che ci indicano il percorso da compiere verso la nostra evoluzione.

Articolo pubblicato su CASAR News (India), Anno 1 n. 4/2003