Emozione o Autocontrollo?

Come contrario della parola Emozione, leggo nel dizionario italiano Autocontrollo.

L’autocontrollo altro non è che l’evitare di venire preda dei propri impulsi ed emozioni. Dunque, il nostro equilibrio psicofisico non si basa sull’assenza di emozioni, ma sull’educarci a vivere pienamente le emozioni congrue alle situazioni della vita, senza arrivare a sentimenti estremi o emozioni troppo intense che possono minare la nostra stabilità.

Cambiando il nostro atteggiamento mentale, potremmo anche imparare a cambiare i pensieri distruttivi. Per esempio, sarebbe opportuno imparare a gestire la nostra e l’altrui rabbia riconoscendone i segnali, interrogandosi sulle sue vere origini, e quindi prendendone consapevolezza.

Educarsi al pensiero positivo è un primo traguardo importante. E’ infatti scientificamente provato che le emozioni positive hanno la potenza di limitare la secrezione di ormoni da stress (il cortisolo) e di attivare la produzione degli analgesici naturali dell’organismo (le betaendorfine). Insomma, l’ottimismo facilita il percorso verso lo stato di benessere psicofisico, che si concretizza nell’autostima, definita “il narcisismo sano” da Freud e “il sistema immunitario della coscienza” da Nathaniel Branden.

Per aiutare a raggiungere questo obiettivo, in occidente, oltre alla psicoterapia, si sono sviluppate diverse pratiche psicologiche quali il training autogeno, il counselling, l’ipnosi, il rilassamento, che permettono di riequilibrare la comunicazione in atto fra mente-corpo-psiche. Un’altra tecnica di successo nella liberazione delle emozioni negative si è rivelata la risoterapia, che rafforza le difese naturali bilanciando gli effetti immunodepressivi dello stress.